La fiera testa che d'uman si ciba.Dante e Petrarca in un madrigale
polifonico trecentesco
Maria Sofia Lannutti (docente di Letterature romanze)
con Antonio Calvia e Margherita Bellini, Colomba Betti, Giovanni Cestino, Marta Guassardo, Giulio Gianì, Lorenzo Novelli e Nicolò Rizzi
Un testo enigmatico, un concentrato di simboli araldici e teologici, un fitto reticolo di riferimenti soprattutto alla Commedia di Dante, giochi di lettere ripetuti rivelano la mano di un autore maggiore e inducono a rivalutare l'attribuzione a Petrarca nell'unico manoscritto letterario. Per il resto, gli otto versi del madrigale trovano posto nelle più importanti antologie antiche di polifonia trecentesca, accompagnati dalle intonazioni trecentesche di Bartolino da Padova e Nicolò del Preposto. Sullo sfondo, il "tiranno" Bernabò Visconti, principale antagonista del papa in Italia.
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