Descrizione da David Hiley (trad. da Donato Sansone):

  • E-Mn 19421:Tropario-sequenziario siculo-normanno per S. Agata di Catania (XII secolo)
  • E-Mn 288: Tonario, Tropario, Prosario e Sequenziario ed Offertoriale, Palermo? (ca. 1100)
  • E-Mn 289: Tropario e prosario di Palermo (ca. 1150)
  • E-Mn Vitr 20/4: Sequenziario del graduale per la Cattedrale di Palermo (ca. 1150)
  • GB-Lbl Harley 5786: Salterio glossato trilinguale (greco, latino, arabo) del Palazzo a Palermo (1153)

I tropari siculo-normanni sono 3 affascinanti manoscritti musicali scritti in Sicilia tra il 1100 ed il 1160 circa. Attualmente sono conservati nella Biblioteca Nacional di Madrid, dopo che vi furono portati nei primi anni del 18° secolo. Del ristretto gruppo di libri di questo periodo contenenti musica per la liturgia latina che sono sopravvissuti in Sicilia, questi tre sono i più importanti. Il motivo consiste nel fatto che essi contengono non tanto il canto tradizionale per la Messa – detto comunemente “canto gregoriano” – bensì un gran numero di canti particolari per importanti festività nell’anno liturgico. Ci si riferisce spesso a libri come questi col nome di “tropari”. Due dei tropari siculo-normanni furono probabilmente scritti ad uso della cappella ducale/reale. Il più antico, il Madrid 288, scritto intorno al 1100, potrebbe essere stato usato nella cappella di Ruggero il “Gran Conte”. Esso contiene tra le altre cose il ciclo di canti per la festa di San Giuliano (Vespri, Mattutino e Lodi); la celebre Cappella Palatina di Palermo possedeva le reliquie di San Giuliano e vi si può ancora vedere un mosaico che ritrae il santo. La notazione musicale del Madrid 288 è costituita da neumi in campo aperto. I canti devono quindi essere decifrati con l’aiuto di manoscritti più tardi con notazione su rigo (principalmente Madrid 289). Il Madrid 289, scritto intorno al 1140, fu probabilmente usato nella cappella del Re Ruggero. Il terzo tropario, Madrid 19421, fu scritto circa vent’anni dopo per la cattedrale di Catania: contiene una sequenza per Sant’Agata, patrona della città.

I tre manoscritti contengono canti con tropi, cioè con versi che integrano canti preesistenti. Nel caso dei manoscritti siculo-normanni sono i canti dell’ordinario della messa - Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei – ad essere tropati.

(1) Madrid, Biblioteca nacional, Ms. 19421: Tropario-sequenziario siculo-normanno per S. Agata di Catania (XII secolo)

Il Madrid 19421 ha la più vasta collezione di Gloria tropati di ogni altro manoscritto conosciuto. Un’altra particolare categoria di canti nei tre manoscritti è quella della sequenza, cantata dopo l’alleluja in occasione di festività importanti (la sequenza cadde progressivamente in disuso nel corso del 16° secolo ed un decreto del Concilio di Trento restrinse drasticamente la pratica di questo canto). Il Madrid 19421 ne contiene 90, comprese le due presenti il questa registrazione, Eia fratres dedicata a S. Agata e Laudes Deo devotas per la Pentecoste

Tra i numerosi canti inusuali nei tre tropari troviamo drammi liturgici e il maestoso canto conosciuto come “Laudes regiae”, una sorta di litania che veniva tradizionalmente eseguita quando il re o l’imperatore indossava la corona alla messa di Natale, Pasqua o Pentecoste. Nelle pagine finali del Madrid 19421 ci sono perfino quattro esempi di polifonia a due voci, nei quali una voce superiore ricca di ornamenti è aggiunta ad una parte inferiore più semplice. Ave virgo singularis è un canto per la Beata Vergine Maria, probabilmente eseguito al termine del Vespro o della Compieta o in una particolare cerimonia della sera fatta di fronte ad un’immagine della Vergine. La sua struttura è sostanzialmente semplice, basata su tre coppie di strofe doppie; ma gli ornamenti della voce superiore arricchiscono la semplice struttura di arabeschi melismatici. Benedicamus Domino è un versetto cantato alla fine dei Vespri e di altri uffici. Crucifixum in carne è la seconda sezione (verso) di un canto eseguito durante una processione solenne prima della messa di Pasqua. Tradizionalmente i solisti eseguivano questo versetto, e in alcune cappelle musicali di spicco (come Notre Dame di Parigi, Chartres o Winchester) i solisti cantavano in polifonia. La funzione di "Affirmavit eius" è invece sconosciuta: si tratta molto probabilmente di un frammento. Viene eseguito in questa registrazione allo scopo di presentare integralmente la polifonia contenuta nel Madrid 19421. Questo manoscritto catanese occupa dunque una posizione di prestigio accanto alle più famose fonti per la polifonia del 12° secolo dell’Aquitania o di Santiago de Compostela.

In verità l’aspetto più interessante dei tropari è la loro raccolta di canzoni in Latino, molte delle quali legate al periodo natalizio. Tali canzoni vennero introdotte nella liturgia nel corso del 12° secolo, specialmente in occasione del Capodanno, la Festa della Circoncisione, conosciuta anche come “festa dei folli”, a causa delle buffonerie dei subdiaconi incaricati dei servizi di quel giorno. Orientis partibus, la più nota tra questa canzoni, era cantata mentre un asino veniva portato dentro la chiesa. Molti di questi brani mostrano grande perizia tecnica e poetica: rime audaci e schemi ritmici nei testi ed un forte senso tonale nella musica, in netto contrasto con il tradizionale “canto gregoriano”. Anni novi circulus è piuttosto semplice, come un inno; anche Dicimus ecclesiam ha una struttura semplice, ma con strofe di lunghezza doppia rispetto ad un normale inno; Omnis mundus iocundetur ha un lungo ritornello al termine di ogni strofa; in Virgo dei genitrix, invece, è inserita dopo ogni versetto una brevissima frase ritornello, “Eia obsecra”; Natus est, natus est è una vivace successione di brevi versetti raddoppiati: quando la successione dei distici è stata cantata una volta, la musica viene ripetuta con un nuovo testo.

Questa musica può risuonare oggi con la stessa forza di nove secoli fa. Dovremmo immaginarcela stridente nei servizi liturgici in cui la maggior parte dei canti era nel tradizionale stile gregoriano, più meditativo e contenuto. Il contrasto con questo nuovo tipo di canti dev’essere stato particolarmente forte, la pratica della polifonia ancor di più. Ma proprio come la chiese medievali venivano spesso ricostruite, risultando una mescolanza di stili architettonici, così anche la musica della liturgia medievale era fatta di diverse stratificazioni storiche. I tropari siculo-normanni colgono una delle stratificazioni più moderne dal periodo in cui la potenza Normanna fu al suo apice.

Descrizione spagnola:

Este códice, datado en los siglos XII y XIII, es un tropario; es decir, un libro litúrgico que contiene tropos, que son adiciones al canto llano de la liturgia oficial de la Iglesia occidental; las adiciones pueden ser de texto, de música o de ambos, compuestos de nuevo cuño, y suelen surgir en conexión con determinados cantos de la misa. Los textos de los tropos cumplían la función de amplificar e interpretar los textos recibidos de la liturgia y de relacionar las palabras antiguas con las necesidades y la comprensión de los oyentes contemporáneos. La mayoría de los troparios, como este que presentamos, denominado por algunos investigadores Troparium de Catania, son bastante pequeños, lo que indica que los utilizaba un solo cantante y no el coro en su conjunto. Podemos suponer que el tropo era un canto ejecutado por un solista, al que respondería el coro cantando el texto oficial. La notación musical de este tropario es neumática, sobre pautado de cuatro líneas en seco, lo que significa que están marcadas en el pergamino sin utilizar tinta. Los neumas se utilizaron aproximadamente a partir del siglo IX para la notación del canto llano. Este manuscrito procede de Catania (Sicilia), formó parte de la biblioteca del duque de Uceda, que fue confiscada por Felipe V después de la guerra de Sucesión. Desaparecido a mediados del siglo XIX, fue adquirido por Francisco Asenjo Barbieri en Salamanca en 1869.

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Norman Preces (Madrid, Biblioteca nacional, Ms. 19421, fol. 3v)

Indice:

  • Kiriale dei tropi I: fol. 3-36
  • Sequenziario (dedicazione ecclesie [86'], commune sanctorum [87']): fol. 36'-88
  • Kiriale dei tropi II (Sanctus [88] & Agnus dei [95']): fol. 88-98
  • Lezioni per 26 dicembre Stefano protomartiro? (actuum apostolorum [98], epistola pauli apostoli [99'], Sanctus [100]): fol. 98-100'
  • Benedictio cerei in sabbato sancto (Exultet, Vere dignum & iustum est [101], hic mittatur in censum in cereum in modum crucis [102], Oratio [102'], Liber generationes [103] con vangelo secundum Lucam 3:21-22 [104], In sapientia disponens [105]): fol. 100'-105'
  • Tropi su Benedicamus domino: fol. 106-110'
  • Polifonia aggiunta; table (Hiley 1981, 408-421; 410) and transcription (833-835): fol. 111-118

 

À voir aussi :

(2) Tonario, Tropario, Prosario e Sequenziario ed offertoriale di una capella dei principi normanni, forse a Palermo (contorno 1100, neumi franco-normanni)

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Liturgical Drama "Peregrinus" (Madrid Biblioteca Nacional Ms 288, fol. 172v)

Madrid Biblioteca Nacional Ms 288

Descrizione:

Contiene

  • un tonale, antífonas desde Adviento hasta Pascua (fols. 12v-29v),
  • preces litánicas, tropos de Kyrie o Kyries sin tropos (fols. 31v-42v),
  • tropos de Gloria (fols. 43-58v), Alleluia (fols. 59-80v),
  • secuencias (fols. 81-119v),
  • Ofertorios para todo el año (120-151v),
  • tropos de Sanctus (152-156v), Agnus Dei (157-159),
  • Prosas (159v-163v),
  • una eístola farcida (161v),
  • Benedicamus Domino, con tropos (fols. 163v-168),
  • Dramas litúrgicos (fols. 168-173v),
  • Oficios rítmicos (175v-192v)

(3) Tropario e prosario di Palermo (ca. 1150, notazione siculonormanno su un tetragramma scalfito)

1271811073?profile=originalTonario della salmodia dell'invitatorio (fol. 122v)

 

Madrid, Biblioteca nacional, Ms 289

Descrizione:

  • Kyriale I con i tropi del kyrie et del Gloria (2–13v, 13bis–32)
  • Sequenziario (33–89v)
  • Kyriale II con i tropi del Sanctus e del Agnus dei (89v–96v, 96v–99v)
  • Tropi dell'epistolario (99v–120v)
  • Drama liturgico De Peregrino in die Lune Pasche (117–118v)
  • Tonario con la salmodia di Venite (122v–126v)
  • 28 tropi del Benedicamus (126v–141v)
  • 15 monofonici conductus (141v–148v)
  • Versi d'alleluia (148v–155)
  • Processionale II (155v–156)

 

(4) Sequenziario del graduale per la Cattedrale di Palermo (ca. 1150, neumi quadrati)

1271811139?profile=RESIZE_1024x1024Exultet per sabbato santo con policronia dedicata a Ruggero Secondo

(Madrid Biblioteca Nacional Ms Vitr 20/4, fol. 99v)

Madrid Biblioteca Nacional Ms Vitr 20/4

Descrizione:

  • Kiriale I (litanie, kyrie e tropi del Gloria): fol. 2v-5r
  • Santorale I (Processionale mariano, S. Paulo, Benedetto Abbate): fol. 5v-10v
  • Temporale (Avvento-In dedicazione dell'ecclesia, con Benedizionale e drame liturgiche pasquale): fol. 11r-157v
  • Santorale II (S. Silvestro-S. Nicola): fol. 157v-207r
  • Appendice del sequenziario: fol. 207r-210v
  • Ufficio dei defunti: fol. 210v-212v
  • Appendice degli alleluia: fol. 212v-219v
  • In die dispositionis: fol. 220r
  • Kiriale II (Tropi del Sanctus e dell'Agnus dei): fol. 221r-223r
  • Epistolario:  fol. 224v-232v

 

(5) Salterio trilinguale della Corte normanna a Palermo

London, British Library

Harley 5786

1271811420?profile=original

XII • The Psalms, in parallel Greek, Latin and Arabic versions. The Arabic version was translated from the Greek by Abu'l-Fath 'Abdallāh ibn al-Fadl ibn 'Abdallāh al-Mutrān al-Antaki, deacon of the Melkite church of Antioch in the mid 11th cent. The manuscript was probably copied and compiled about 1153 at the scriptorium of the Abbey St Mary of Nardò (Apulia, see discussion).

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Replies

  • By the way, I have not checked the library sites for a long time, but Dominique was so kind to inform me, that also the Ms. 289 (which we had once confused with 288) is now online and can be downloaded in two pdf portions.

    Madrid, Biblioteca nacional, Ms 289:

    http://bdh.bne.es/bnesearch/detalle/3301405

    Unfortunately I am too busy right now to offer you a detailed description as I did for the other manuscripts, but it is very close in structure, notation, and time to Ms. 19421. For further details you might consult the descriptions in David Hiley's doctoral thesis.

    Detailed View - Biblioteca Digital Hispánica (BDH)
    La Biblioteca Digital Hispánica (BDH) es un recurso en línea de la Biblioteca Nacional de España, que proporciona acceso libre y gratuito a miles de…
  • Brilliant! I will also add this link to the tonary list, because it has one. So we have Fécamps and this.

  • oui !

    c'est bien le 288, je corrige cela !

    Merci Armin

  • Thank you for this.  The link titled 'Madrid Biblioteca Nacional Ms 289' actually connects to Madrid Biblioteca Nacional Ms 288.  Ms 289 does not seem to be available to view online.

  • Merci pour insérer les autres liens, Dominique!

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