• Apr 13, 2011 from 18:00 to 19:00
  • Location: Deutsches Historisches Institut
  • Latest Activity: Jun 22, 2021

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Chers collegues

Je voudrais vous inviter à ma conférence en italien (malgré de l'annonce au site de l'Institut) que je donne ce mercredi à Rome. C'est aussi une présentation de mon nouveau livre.


Cordialement

Oliver Gerlach

 

Le résumé du sujet:

Ioannis Koukouzelis (seconda parte del XIII° e l’inizio del XIV° secolo) è uno dei musicisti più celebri nella storia del canto bizantino. La sua vita come santo congiunge il maestro dell’ arte del canto (ψαλτική τέχνη) nella sua funzione rappresentativa a Costantinopoli con l’eremita dedito alla mistica dell’esicasmo (il modello di vita dei grandi cantori parigini come Perotino o Guglielmo Machaut, ma anche di S. Francesco).

Nel 1261, dopo il ritorno del patriarcato e della corte bizantina da Nichea, Costantinopoli era fiorita anche nel canto, grazie ai “maestri” Giovanni Glicheo (Ioannis Glykys) e Giovanni Cucuzeli (Ioannis Koukouzelis), e nelle scienze. Il rinascimento del rito greco fu anche accompagnato da un trattato sul canto liturgico intitolato papadike (παπαδική). Questo trattato contiene l’immagine di una ruota (τροχὸς) e un canto didattico Mega Ison concepito per memorizzare tutti i segni della notazione (neuma).

Messa a confronto con quella greca, la ricezione latina dell’antica teoria musicale (ἀρμονικαὶ) del IX° secolo è caratterizzata da una maggiore semplificazione. La ragione di ciò va ricercata nell’esigenza di garantire la più ampia distribuzione possibile del canto gregoriano. Invece le ricezioni greca ed araba realizzano la possibilità della trasposizione (μεταβολή κατὰ τονὸν) nella pratica musicale e usano le ruote o gli alberi (dal XIII° secolo) come una rappresentazione del sistema tonale nella memoria del musicista.

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