Durante la settimana santa sono due forme di pianto rituale:
- gli encomia (bene conosciuto nel mondo ortodosso durante il servizio di Venerdì Santo sotto il nome Επιτάφιο των θρήνων) seguono il testo ufficiale in greco (e le traduzioni communi in rumeno, albanese o in slavo ecclesiastico antico), il primo e secondo encomia sono in ichos plagios protos, il terzo è in ichos tritos (ftora nana). L'archimandrito con i papàs cantano a Lungro in un scambio antifonale con il coro.
- le kalimeret in dialetto (Arbëresh o Griko) che sono più o meno liturgizzate nelle comunità arbëresh (entravano nelle chiese per fare un proprio rito per se senza papàs il Giovedì Santo, vengono cantate durante la processione di Venerdì Santo e durante la settimana santa doppiano in un certo senso gli encomia di dell'epitafio), ciascun paese ha la sua melodia, se anche i testi si somigliano. La kalimera normalmente si canta sulle strade durante la notte tra Sabato Lazzaro e Domenica delle Palme (come è ancora uso in Salento e Aspromonte), perciò i cantori vanno sulle strade dopo la celebrazione delle kalimeret la sera di Giovedì Santo per un bis.
A Lungro, il capitale dell'Arbëria come la residenza dell'Eparchia, non ci sono tanti cambiamenti della lingua durante il rituale, perché le lingue sono definite secondo la tradizione: Greco per la liturgia, Arbëresh per la para-liturgia.
Questa registrazione era fatta durante la cerimonia il 19 aprile 2019:
Replies
Tradition at Piana degli Albanesi (Arb. Hora e Arbëreshëvet) on the island of Sicily
Historical field recording by Ottavio Tiby (ANSC Raccolta 20, 14 April 1953):
Egkomion 1 Ἡ ζωή ἐν τάφῳ (Choir: Zoti Krisht o gjedhë edhe)
My transcription of the Arbëresh version which is quite different from the one in Calabria: